A gonfie vele!

di Brenda Bimbi

È arrivata l’estate!

Fa caldo, il sole splende nel cielo azzurro e la voglia di andare al mare diventa sempre più grande. Così, mentre per le vie del centro storico i turisti stanno come sardine e qualche studente vorrebbe marinare la scuola per stare disteso in piscina o su una spiaggia, ho pensato di aiutarti ad andare a gonfie vele e di spiegarti alcuni modi di dire italiani che hanno origine da un contesto marinaio.

 

Il linguaggio figurato è una forma di comunicazione rapida che, per la sua capacità di tradurre il contenuto in immagini, prende un valore espressivo maggiore e crea un coinvolgimento anche emotivo. Il significato va oltre quello letterale e queste espressioni sono usate spesso sia in contesti di vita quotidiana che in ambiti specifici come ad esempio nel giornalismo e nella pubblicità.

Essere/stare come sardine

Se ti dico che in alta stagione i turisti a Firenze stanno come sardine intorno ai monumenti, penso che tu possa capire abbastanza bene a cosa mi riferisco. Se hai visto un branco di sardine che nuotano in mare, puoi facilmente associare quell’immagine di pesci ai gruppi di persone che si muovono insieme compatti per le vie del centro!

Capita a volte, nostro malgrado, di stare come sardine anche su un autobus, per esempio, e la sensazione non è mai troppo piacevole.

come sardine

Essere/sentirsi come un pesce fuor d’acqua

E chi non si è mai sentito come un pesce fuor d’acqua? Quando le persone con cui sei hanno modi di pensare o di vivere completamente diversi dai tuoi e non riesci a trovare un punto di comunicazione ad esempio. O forse se vai a una festa che tu credi sia formale e ti trovi ad essere l’unica/l’unico in abito elegante mentre tutti gli altri sono in ciabatte e pantaloni corti (o viceversa, naturalmente).

Essere o sentirsi come un pesce fuor d’acqua significa non sentirsi a proprio agio in una situazione o in un ambiente, così come possiamo immaginare che si senta un pesce quando non è nel suo ambiente naturale.

 

Prendere un granchio

Poiché la perfezione non è di questo mondo, dobbiamo fare sempre attenzione a non prendere un granchio. Tutti possiamo sbagliare e non c’è niente di male. Anzi, prendere un granchio può anche essere una cosa positiva se siamo capaci di imparare dai nostri errori, ammettere di averli fatti e chiedere scusa.

Sembra che l’espressione abbia origine dalla pesca con la canna, perché talvolta può capitare di prendere, al posto di un pesce, un granchio, che si attacca con le chele all’amo.

Mi raccomando: non preoccuparti se prendi un granchio mentre fai un esercizio con le preposizioni, succede a tutti gli studenti!

granchio3

Andare a gonfie vele

Quando tutto va come previsto e forse anche meglio, quando la forza del vento soffia dalla parte giusta e ci aiuta con la sua spinta a proseguire il nostro percorso, allora si dice che le cose vanno a gonfie vele.

Così, se il tuo corso di italiano va a gonfie vele significa che stai imparando bene, velocemente e senza problemi!

a gonfie vele

Perdere la bussola

La bussola è uno strumento fondamentale per la navigazione, soprattutto in mare aperto, dove i punti di riferimento vengono a mancare. Si capisce bene allora che quando qualcuno perde la bussola non ha più l’orientamento, non ha più il controllo della situazione e a volte neanche di se stesso.

perdere la bussola

Invertire la rotta

In mare non ci sono strade e la via che una nave percorre si chiama rotta.

Invertire la rotta significa tornare indietro, ripercorrere l’itinerario in direzione opposta. Spesso usiamo questa espressione quando vogliamo dire che ci siamo accorti che le nostre azioni non danno i risultati che ci aspettiamo. Invertire la rotta, o magari correggerla ci può aiutare a trovare una soluzione migliore.

Abbordare

Il bordo di una nave è il suo fianco, quello che la protegge dalle onde e ne permette la navigazione. Si dice a bordo quando siamo sulla nave e fuori bordo quando siamo fuori dalla nave anche se nelle immediate vicinanze.

Quando i pirati assalivano un galeone, puntavano dritto al bordo e abbordavano l’imbarcazione. L’abbordaggio può avvenire anche involontariamente, per un errore di manovre, ma non è mai così in un bar o per strada, se qualcuno si avvicina a te per parlare, conoscerti e poi magari ti chiede il numero di telefono per rivederti. Pare che tra gli uomini italiani ci siano ancora dei pirati, e che siano state avvistate anche delle piratesse!

abbordare

Essere in alto mare

Trovarsi in mezzo al mare senza vedere terra da nessun lato, ecco, questo significa essere in alto mare. Il significato concreto è facile, ma anche quello figurato si può comprendere bene: vuole dire essere ancora molto lontani dal raggiungimento di un obiettivo. In questi casi ci vuole pazienza, costanza e tenacia.

Ogni cosa ha bisogno del suo tempo, e ricordati questo proverbio latino: Roma uno die edificata non est, cioè Roma non è stata costruita  in un giorno.

alto mare

Essere sano come un pesce

Belli i pesci quando nuotano in mare! Vivaci, colorati, veloci: ecco l’immagine che abbiamo di questi animali. Gli antichi pensavano che i pesci non si ammalassero mai e fossero sempre in perfetta salute: da qui viene l’espressione essere sano come un pesce.

pesci sani

Essere muto come un pesce

Nessuno ha mai sentito parlare un pesce. Nuotano, aprono la bocca ma non emettono suoni, o almeno così ci sembra. Ecco perché usiamo questa similitudine per dire che stiamo assolutamente in silenzio.

Marinare

Nei tempi antichi, quando non c’erano i frigoriferi, la conservazione del cibo durante i viaggi era particolarmente importante. Soprattutto per i viaggi in mare, perché potevano passare molti giorni prima di trovare un porto per fare rifornimento. Il verbo marinare sembra che derivi proprio dalla preparazione delle scorte per affrontare il mare: carne o pesce immersi in un liquido a base di aceto e altre spezie che ne permettevano la conservazione, davano un buon sapore e rendevano tutto più morbido e facile da mangiare.

Anche nel linguaggio degli studenti si usa questa espressione, ma con un significato diverso e ironico. Marinare la scuola significa infatti non andare a lezione, non usare un giorno, quindi in un certo senso conservarlo, metterlo da parte.

E tu, hai mai marinato la scuola?

marinata

Essere sulla stessa barca

I naviganti di una stessa barca dividono tutto: il viaggio, il cibo, l’acqua, la fatica, il divertimento, lo spazio, il tempo, le difficoltà. Sono sulla stessa barca, nel bene e nel male e non possono cambiare le cose una volta che la barca è partita.

Essere sulla stessa barca significa proprio essere nella stessa situazione, condividere il momento nel bene e nel male.

E allora, non avere paura a parlare in italiano quando sei classe: tutti gli studenti sono sulla stessa barca e i capitani della scuola ABC sono molto bravi!  

sulla stessa barca

Continua a navigare con noi!

Buona estate